Le figure professionali cinofile e cinotecniche e quale tipo di lavoro svolgono

Il dog sitter

Il cane è oggi parte integrante di molte famiglie italiane. Da un censimento del 2016 risulta che su 10 famiglie italiane almeno 4 posseggono un pet e il 60% di queste posseggono cani. Vivere con un animale domestico migliora sicuramente la qualità della nostra vita riducendo l’ansia, gli effetti della solitudine e della depressione. Migliora la nostra vita sociale, la nostra forma fisica e il nostro buonumore. La vita frenetica che spesso conduciamo, però, non ci dà modo di vivere una relazione continua e appagante per il nostro cane che spesso è costretto a vivere da solo in casa senza nulla da fare per tante ore, a fare passeggiate brevi e quasi sempre lungo i medesimi percorsi, con fugaci incontri con i suoi simili e deprivato quindi sensorialmente ed emotivamente. Tutto ciò a discapito del benessere dei nostri cani che spesso esprimono il loro disagio attraverso dei comportamenti da noi ritenuti inappropriati e inaccettabili e a discapito della nostra serenità per i sensi di colpa che proviamo per essere consapevoli di non poter avere il tempo di occuparci appieno del nostro cane.

Fortunatamente, negli ultimi decenni, per aiutarci a soddisfare le esigenze del nostro compagno a quattro zampe possiamo usufruire dell’aiuto del dog sitter, che fornisce un servizio di accudimento rivolto ai nostri pet quando siamo impossibilitati a prendercene cura. Può portare il nostro cane da solo oppure in compagnia con altri cani compatibili con lui, a fare una passeggiata lunga e appagante, in contesti boschivi, parchi, in aree cittadine preposte allo sgambamento dei cani o in strutture organizzate ad hoc. Può fornire un servizio di trasporto e taxi, occuparsi di portarlo dal veterinario o dal toelettatore avendo cura di mettere il cane nelle condizioni migliori per affrontare un evento non sempre piacevole. In accordo con il proprietario, può occuparsi di far fare delle attività per il benessere etologico del cane, che ne soddisfino le motivazioni e che lo divertano e lo appaghino... questo per citare solo alcuni esempi.  

A tutti gli effetti il dog sitter costituisce la figura sostitutiva del proprietario al servizio del cane e in quanto tale è importante scegliere bene. Come facciamo a essere sicuri di fare una scelta oculata?

Cosa dovremmo richiedere a un dog sitter?

In base agli esempi che abbiamo fatto è chiaro che un dog sitter dovrebbe avere delle consolidate conoscenze riguardanti l’educazione di base e il cinogramma* del cane per poter gestire in modo sicuro uno o più cani insieme nel tessuto sociale e nel quotidiano.

Sono indispensabili nozioni di igiene, prevenzione sanitaria e primo soccorso, per gestire al meglio la cura quotidiana e per evitare situazioni potenzialmente nocive per il cane (presenza di forasacchi, bocconi avvelenati, colpi di calore, infestazioni da parassiti, ecc.) e, nel caso, operare le prime cure necessarie prima dell’intervento del veterinario.

Non meno indispensabile è una buona conoscenza di educazione civica e delle responsabilità civili e penali per gestire al meglio il pet di proprietà altrui, di cui il dog sitter è responsabile per tutto il tempo in cui ne detiene la custodia. Egli, infatti, per legge, deve essere maggiorenne, non può essere infermo di mente o aver riportato condanne e deve essere “in grado di gestire il cane correttamente” poiché l’Ordinanza emessa dal Ministero della Salute stabilisce che “costoro (cioè chi si prende cura del cane in vece del proprietario) rispondono sia civilmente che penalmente dei danni provocati dall’animale a persone, cose o altri animali”.

Inoltre, dovrebbe essere sempre in possesso di una sorta di kit che accompagni il cane nelle sue passeggiate che comprenda un guinzaglio della lunghezza non superiore a 150 cm, una museruola morbida o rigida, una ciotola e dell’acqua per far bere il nostro amico a quattro zampe e tutto ciò che occorre per la raccolta e la pulizia delle deiezioni del cane.

La legislazione

Per citare solo alcuni esempi di legislazione riferibile all’attività di dog sitting si consiglia la consultazione dei seguenti articoli di legge: articolo 2052 e articolo 1168 del Codice Civile, articolo 672 del Codice Penale, articolo 590 del Codice Penale, ordinanza del Ministero della Salute riguardo la tutela dell’incolumità pubblica, articolo 1 dell’Ordinanza contingibile ed urgente concernente la tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione di cani, articolo 182 comma terzo e articolo 189 del Codice della Strada, articoli 1766 e seguenti del Codice Civile oltre ai testi delle leggi regionali e dei regolamenti comunali della zona in cui si svolge l’attività di dog sitting.

Spesso queste figure professionali lavorano da sole o possono essere organizzate in vere e proprie aziende di servizi o associazioni; in ogni caso, in quanto figure professionali remunerate, dovrebbero avere un regolare inquadramento fiscale e, importantissimo, provvedere a stipulare una polizza di assicurazione professionale per l’esercizio dell’attività di dog sitter. Resta un diritto del proprietario richiedere la verifica dei titoli di studio e della validità dell’assicurazione e un dog sitter professionalmente serio non dovrebbe mostrare nessuna reticenza a riguardo.

Conclusioni

Come abbiamo visto, svolgere l’attività di dog sitter non è affatto semplice e deve essere costantemente accompagnata da una grande passione, umiltà, esperienza e competenza in continuo aggiornamento. Tutto ciò viene premiato da clienti soddisfatti che spesso provvedono a creare una rete pubblicitaria fondata sul passaparola decantando le lodi del loro dog sitter del cuore. Una delle doti più straordinarie di queste figure professionali, infatti, a nostro avviso, dovrebbe essere quella di saper dosare le giuste attività da proporre ai cani che gli vengono affidati e fare attenzione a non diventare una figura predominante rispetto alla famiglia di appartenenza che deve rimanere l’unica base sicura di riferimento per il nostro amico a quattro zampe.

Lo staff di Educazione Cinofila Genova


* cinogramma: linguaggio e comunicazione intra-specifica del cane.